“In un libro la storia di un Festival”
“Può un solo libro raccontare la storia di un festival che ha riscritto le regole di ingaggio tra autori e lettori? Sì se questo libro è Un filo di voci.”
Inizia così il servizio che Cristina Sanna Passino ha realizzato venerdì 11 settembre per il Tgr Lombardia, raccontando insieme una delle caratteristiche del libro e l’evento dal titolo “Che cosa chiedere a uno scrittore”. Il libro edito da Castelvecchi e alcune immagini scelte dalla rubrica Incontri Rainews24 sono state al centro del dialogo tra l’attrice Lella Costa e Luciano Minerva (lo scrivente di queste righe…) al Festivaletteratura di Mantova, nell’Aula Magna dell’Università sul tema “Che cosa chiedere a uno scrittore”. Venticinque presenze al Festival per lei (cioè tutte le edizioni, fin dalla prima), quindici per me, fino al 2014, con l’emozione e il piacere di provare a sintetizzare in poco più di un’ora esperienze così intense e dilatate nel tempo, con una straordinaria sintonia ed empatia, per chi non si era ancora mai incontrato, che ha coinvolto il pubblico che riempiva (compatibilmente con le regole) l’Aula Magna. Esperienze diverse, per vocazioni e ruoli, ma unite dall’interesse sincero di ascoltare dal vivo le voci di scrittori da tutto il mondo, come avviene ogni anno dal 1997 a Mantova. Con interessi letterari spesso affini e la coscienza che (Lella Costa ama questa definizione di Eduardo Galeano, autore infinitamente ammirato da entrambi) “quando avevamo le risposte ci hanno cambiato le domande”.
Torneremo su questo sito a raccontare di quest’incontro, quando avremo nuova documentazione audio e video. Intanto, però, come antipasto, le nostre voci e la sintesi realizzata da Cristina Sanna Passino, che raramente in questi anni si è fatta mancare la straordinaria esperienza del primo Festival letterario sorto in Italia, imitato oggi un po’ il tutto il Paese. Nulla mai come l’originale, però, inutile a dirsi.
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