Il più bello dei mari di Nazim Hikmet

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.

E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

da Nazim Hikmet, Poesie d’amore, Mondadori, 1963, trad. Joyce Lussu

La poesia più conosciuta e amata del poeta turco Nazim Hikmet faceva parte della raccolta Lettere dal carcere. Arrestato nel 1938 aveva trascorso in carcere di Bursa quasi dodici anni, per le sue idee politiche comuniste. Nel 1950 fu liberato grazie a un appello internazionale di intellettuali. Il senso di libertà, di amore, di leggerezza, di speranza che arriva da questi versi essenziali testimonia come anche nelle situazioni più difficili, di costrizione della libertà fisica, di chiusura in una cella sia possibile far volare il pensiero e la poesia.

Nel video del canale youtube de La città di Isaura la lettura della poesia è acompagnata dalle note di Scene infantili n.1 Da genti e paesi lontani di Robert Schumann

[wl_navigator][wl_faceted_search]

 

Città Isaura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *