Cento giorni di Pillole di gioia…e di Gemme e di Respiro
Sono passati cento giorni da quel 15 marzo in cui Leana Palmieri inaugurò, leggendo una poesia di Wislawa Szymborska (Al mio cuore di domenica) le nostre Pillole di gioia. Quattro giorni prima Matilde Brescianini, in piena zona rossa e periodo nerissimo per la sua città, Brescia, ci aveva chiesto se potevamo rendere concreta la Gioia della lettura che è parte del nostro nome di Associazione e potevamo inventare una “medicina per l’anima”. Detto fatto, a queste richieste non si può rispondere di no. Di giorno in giorno, grazie alla disponibilità di amici e amiche che a loro volta hanno allargato la cerchia con loro amici, le Pillole, con carattere gioioso e in dosi omeopatiche, ma regolari, hanno trovato spazio sul nostro sito e larga diffusione sui social, distribuite dalla Biblioteca di Formello, patrocinatrice da subito, dalle Biblioteche di Roma, dagli organizzatori di tre festival letterari (Elbabook festival, Giallo Garda e Fiera del Libro di Iglesias) e da Tadaam eventi, creatura della stessa Matilde che, con una semplice richiesta di creatività e aiuto, ha dato il via a tutto.
Oggi nello Scaffale delle Pillole si trovano 65 brani letti, interpretati o ripresi da ventuno voci diverse (comprese quelle di Papa Francesco e Tiziano Terzani), dieci musicali (a cui se ne aggiungono altre venti sul canale youtube di Tadaam). Uispress, agenzia stampa dell’Uisp, ha iniziato inoltre una serie di Pillole di gioia – Narrazioni di sport.
Ma le Pillole sono state solo l’inizio di un’attività che si è allargata quasi a spirale e di una serie di collegamenti, connessioni, iniziative del tutto impensabili prima di questo periodo di quarantena, di chiusura nelle case e poi della più o meno cauta ripresa in corso. Dopo un primo esperimento ben riuscito nella prima settimana, le Pillole di gioia hanno trovato ospitalità e visibilità televisiva grazie a Tommaso Ricci e alla sua rubrica Tg2 Mizar, da ormai tredici settimane. La nostra fabbrica di idee e di medicine per l’anima continua, anche se non può fornire più la dose quotidiana. Anche perché si è mosso, e smosso, altro.
I primi giorni di maggio, quando tutti eravamo chiusi nelle case da oltre quaranta giorni, si sono dimostrati poi particolarmente creativi e fertili, in diverse direzioni.
Sono nate, in collaborazione con la Federparchi, che rappresenta oltre cento fra parchi e aree protette in ogni regione, le Gemme d’autore, brani di prosa e poesie illustrate con immagini fornite da singoli Parchi Nazionali.
Si sono stabilite collaborazioni in Pillole, sull’onda di inattese sintonie gioiose, con numerosi musicisti del Teatro dell’Opera di Roma, che porteranno il loro Decimino a esibirsi a Formello domenica 19 luglio, nella sua prima uscita pubblica, al Parco del Sorbo. E negli stessi giorni si è avviata, come fosse tutto già pronto, nell’ordine delle cose, l’ideazione e la preparazione dell’ebook Il senso del Respiro, con l’adesione e i contributi originali di 38 autori di ogni disciplina.
Tutte cose inimmaginabili cento giorni fa, al timido apparire della prima Pillola su queste pagine. Che alla vigilia di questo centesimo giorno di Pillole Hora Aboav (tra gli autori del prossimo ebook) abbia pubblicato il suo post sulla parola Bellezza (strettamente collegata, in ebraico, al numero 100) è uno dei tanti casi fortunati di questo percorso.
Come scrive Edgar Morin “Aspettati l’inatteso”. Che è qui, è arrivato e va semplicemente onorato e ringraziato.
Il disegno di questo post è di Rosaria Torquati.