Nel Parco di Vejo una Prima con i musicisti del Teatro dell’Opera

Erano quasi cinquecento, domenica 19 luglio, poco prima del tramonto, gli spettatori de “L’Opera nel Parco di Vejo”. Il luogo è stato una grande spianata dell’area verde del Sorbo, nel comune di Formello. Si è trattato di una Prima assoluta: la prima volta di un evento musicale nel Parco di Vejo e la prima uscita del Roma Opera Ensemble, formazione composta da  dieci musicisti del Teatro dell’Opera di Roma, con un mezzosoprano (Sara Rocchi) e un baritono (Simone Alberti). Il gruppo è unDecimino, ovvero l’unione di un quintetto d’archi e uno di fiati. In pieno lockdown, in occasione del Primo maggio, aveva prodotto, grazie al coordinamento e al montaggio di Giovanni Vignali, un video frutto del lavoro di quindici giorni. Ognuno dei dieci componenti del gruppo aveva eseguito, a casa propria, una suite del Ballabili dell’Aida  e in coincidenza della Festa dei lavoratori aveva lanciato l’hashtag “Una danza per ricominciare e ritornare al

 

lavoro”. Si era nel momento più buio e più incerto, in quei giorni sembrava certo che fino a dicembre non si sarebbe più potuta ascoltare musica dal vivo. Quel video fu un grande successo, ottenne decine di migliaia di visualizzazioni. E fu anche occasione del collegamento tra l’impegno dei musicisti e le nostre Pillole di gioia, con ritrasmissione dello stesso video su Tg2 Mizar. Questo periodo di chiusura nelle nostre case è stato anche periodo di nuove connessioni, di conoscenze, di scoperte. E così, già pochi giorni dopo il Primo maggio, ci fu una promessa reciproca: ritrovarci non appena possibile  a Formello, all’aperto, per ascoltare dal vivo, appena possibile, non solo i Ballabili dell’Aida, ma un vero e proprio concerto. Si sono intrecciati i fili fra il Roma Opera Ensemble, La città di Isaura, il comune di Formello (grazie ai raccordi quotidiani con la Biblioteca per le Pillole dai primi giorni di quarantena), il Parco di Vejo.
L’Amministrazione comunale e la Direzione del Parco (con il sindaco Gian Filippo Santi e il Presidente del Parco Giorgio Polesi impegnati personalmente fin dai sopralluoghi) hanno trovato subito l’accordo per stanziare i fondi necessari, anche grazie all’intervento di sponsor; non è stato facile superare le molte difficoltà pratiche per organizzare un evento culturale di questi tempi. C’è stato un contributo di tutti: dalla Polizia locale alla Croce Rossa, dai Vigili del Fuoco alla Protezione civile, e non solo. Ne è nato un vero e proprio evento, con un programma ricco, composta da musiche di Verdi, Rossini, Mozart e un O’ sole mio come bis, il tutto presentato dal flautista Carlo Enrico Macalli con brio di provetto conduttore.  Erano passati solo quattro giorni da quando quegli stessi musicisti, con l’intera Orchestra del Teatro dell’Opera, avevano dato il via alla ripresa della stagione musicale con il Rigoletto nella cornice del Circo Massimo, alla presenza del Presidente della Repubblica e in diretta Rai. Anche al Sorbo la rilevanza dell’appuntamento del Sorbo è stata caratterizzata dalla presenza di molte autorità: una su tutte quella del Capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli.

“Questo luogo magico del Parco di Vejo è stato la più grande sala d’ascolto in cui abbiamo mai suonato – ha detto il coordinatore del Roma Opera Ensemble, il primo fagotto Eliseo Smordoni. – E in un contesto naturale del genere, in piena natura, abbiamo sentito un particolare calore e una vera vicinanza del pubblico. In tutti noi e nel pubblico si sentiva il bisogno di tornare a suonare e ad ascoltare bella musica e a ricominciare davvero.” L’impressione, al termine della serata, era che una Prima di questo tipo non potrà che essere seguita da altri eventi, tutti da inventare.

Le foto sono dell’Associazione “Riflessi del Comune di Formello”.

Città Isaura

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