Il respiro di Vincenzo Cottinelli e Marta Foggini sul Corriere della sera di Brescia
E’ uscito, sulle pagine bresciane del Corriere della sera, il 7 ottobre, un lungo articolo, a firma Nino Dolfo, di presentazione del nostro libro edito da Castelvecchi, con una particolare attenzione ai contributi scritti dei due autori che vivono in provincia di Brescia: Vincenzo Cottinelli e Marta Foggini.
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Rimandando, per i loro interventi, al bell’articolo di Dolfo, cogliamo l’occasione per presentare i nostri due autori. Vincenzo Cottinelli è un fotografo di grandissima esperienza. Nato nel 1938, ha lavorato con le agenzie Grazia Neri di Milano e Opale di Parigi. Ha pubblicato ritratti di intellettuali, reportage sociali e di viaggio su quotidiani e magazine di tutto il mondo. Ha prodotto oltre 70 copertine di libri, tra cui otto dei Meridiani Mondadori. Ha esposto mostre personali, fra l’altro, negli Istituti Italiani di Cultura di Vienna, Londra, Praga, Berna, Tel Aviv, Gerusalemme, l’Avana; a Parigi nella Libreria italiana Tour de Babel. Nove libri fotografici per Contrasto, L’Obliquo, Grafo, La Quadra. Un saggio su “Tiziano Terzani e la Fotografia” per Le Strade bianche / Stampa Alternativa. Come precisa nell’avvertenza che precede le sue pagine, Per me resta, soprattutto, l’amico di Tiziano Terzani, che lo ha fotografato negli ultimi nove anni della sua vita. Tutte le foto più famose del giornalista e scrittore fiorentino sono sue. Ed è grazie a Terzani che l’ho conosciuto. Fra i primi autori che ho contattato per questo libro non poteva che esserci che lui, con questo scritto che Dolfo definisce “mozartiano”. Sono sue anche le fotografie che abbiamo usato per il filmato della Carta del respiro. Per conoscerlo meglio si può andare sui suoi siti vincenzocottinelli.it e vincenzocottinellistage.it . Questa la sua pagina facebook.
Marta Foggini è un’assoluta new entry per le pagine di un libro. Come scrive lei stessa nella brevissima nota biografica, ha un “interesse saltuario per le arti figurative (fotografia e disegno)“, “mai avrebbe pensato di partecipare a uno scritto” ed è rimasta sorpresa quando le abbiamo chiesto, conoscendola io personalmente dallo scorso anno, di partecipare a questa impresa collettiva. Ma, anche qui, come fare un libro sul senso del respiro basato su esperienze personali, senza chiamare in causa chi col respiro degli altri lavora ogni giorno, nel ruolo di anestesista e rianimatrice? Solo a lei, per evidenti ragioni, abbiamo permesso di parlare anche del virus, che abbiamo lasciato fuori quasi interamente dal nostro testo. Improvvisamente Marta, sia durante che dopo la pubblicazione del libro, si è trovata sotto i riflettori, grazie all’interesse per il libro e per quello che ha scritto. Decine e decine di suoi colleghi di tutta Italia, oltre agli amici e ai pazienti, sono stati favorevolmente sorpresi da questo suo intervento. In occasione della presentazione a Torino Spiritualità (ne parleremo nei prossimi giorni su questo sito in modo più approfondito) è stata tra chi ha parlato (in modo entusiastico) di questa sua esperienza del tutto nuova.