Rispetto, solidarietà, onestà: si apre la caccia alla citazione. Contribuite e condividete
Lunedì 5 novembre, al CSA delle Rughe (Formello), si apre la serie di incontri delle Arti del lunedì, dopo la serata di presentazione. Tema: il rispetto. Seguiranno, quest’anno, appuntamenti su Solidarietà (19 novembre), Onestà (3 dicembre), Sincerità (17 dicembre), per riprendere con Amore e Libertà (14 gennaio).
Partiremo da libri, rispettivamente di Richard Sennett, Stefano Rodotà, Francesca Rigotti, Andrea Tagliapietra e Vito Mancuso. Gli incipit li abbiamo pubblicati qui.
Poiché siamo un’Associazione “per la gioia della lettura” il nostro percorso, attraverso queste arti del buon vivere, della vita quotidiana, di una relazione consapevole con l’Altro e del suo riconoscimento, del vivere in una comunità aperta e pacifica, viaggerà anche per le onde della rete, del web.
A tutti i nostri lettori chiediamo di inviare citazioni da libri di narrativa, teatro, poesia, saggistica che riguardino, in maniera più o meno diretta, questi valori: si potrà fare attraverso il gruppo facebook Amici della città di Isaura, ma anche attraverso il nostro sito, con commenti a questo post e a quelli che seguiranno, uno ad uno sui singoli valori. Si parte subito, con Rispetto, Solidarietà, Onestà. Intanto avviate le ricerche anche sugli altri.
Regole del gioco: sono ammessi gli aforismi, ma sono preferibili citazioni anche più lunghe, che non superino le 200 parole (in Word su file-proprietà-statistiche c’è il conteggio automatico). Vanno poi indicati, sotto, con chiarezza, nome e cognome dell’autore, titolo del libro, editore e, eventualmente, traduttore.
Partiamo da Rispetto, Solidarietà e Onestà. A partire dagli incipit dei libri che leggeremo nei prossimi lunedì. Grazie per la collaborazione e la condivisione.
Rispetto: non costa niente, perché ne viene dispensato così poco?
(Richard Sennett)
“La mancanza di rispetto, anche se meno aggressiva di un insulto diretto, può ferire in maniera altrettanto viva. Non c’è insulto ma nemmeno riconoscimento la persona coinvolta semplicemente “non viene vista” come essere umano pieno la cui presenza conti qualcosa. Quando una società tratta la massa della gente in questo modo accordando solo a pochi il riconoscimento crea una carenza di rispetto quasi come se si trattasse di una sostanza troppo preziosa da far circolare. Al pari di altre carestie anche questa è opera dell’uomo; ma a differenza del cibo, il rispetto non costa niente. Perché allora ne viene dispensato così poco?”
da Rispetto. La dignità umana in un mondo di diseguali, trad. Rinaldo Falcioni, a cura di Gabriella Turnaturi, ediz. Il Mulino, 2004
Solidarietà: il capovolgimento all’opposto, ovvero il “delitto di solidarietà“
(Stefano Rodotà)
“Parole che sembravano perdute tornano nel discorso pubblico e gli imprimono nuova forza. “Solidarietà” è tra queste e, pur immersa nel presente, non è immemore del passato e impone di contemplare il futuro. Era divenuta parola proscritta. Di essa infatti ci si voleva liberare o se ne cancellava ogni senso positivo, capovolgendolo nel suo opposto. Non più tratto che lega benevolmente le persone ma delitto, delitto appunto di solidarietà, quando i comportamenti di accettazione dell’altro, dell’immigrato irregolare ad esempio, vengono considerati illegittimi e si prevedono addirittura sanzioni penali per chi vuol garantire i diritti fondamentali come la salute o l’istruzione.”
da Solidarietà. Un’utopia necessaria, Laterza, 2014
Onestà: una virtù non legata solo al mondo del denaro
(Francesca Rigotti)
” ‘Onesto’ pensiamo di un uomo politico, di un professionista, di un commerciante, di un banchiere o di una guardia di finanza come di molti altri rappresentanti di svariati i mestieri, professioni e ruoli sociali è chi non ruba; onesto è chi non corrompe e non si lascia corrompere nell’ambito della politica delle transazioni commerciali e della guerra come pure della medicina e della pubblicità. Onestà è astenersi dalla sottrazione indebita di denaro, dalla frode e dalla corruzione: L’onestà è per noi oggi una virtù morale – crediamo di poterla definire così – legata al mondo del denaro.
In realtà limitare i sensi di “onestà” e di “onesto” a quest’ambito del denaro è far torto a un concetto polisemico e sfaccettato quanto ricco di significati. Non lasciamoci condizionare dall’uso comune odierno: l’onestà non è un concetto soltanto economico, non lo è stato di certo in passato e non lo è nemmeno oggi: scopo di questo libro è quindi proprio quello di restituire un po’ del fasto e della ricchezza di sensi del sostantivo “onestà”, dell’aggettivo “onesto” e dell’avverbio “onestamente” sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista concettuale.
da Onestà, Raffello Cortina editore, 2014
(la locandina nella foto è di Vittorio Picconi, il fiore scelto per l’immagine del rispetto è il gladiolo)
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